ALTRI CASI

Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un’altra riva, e arriverò.

(Cesare Pavese)

ALTRI CASI GIURISPRUDENZIALI

In questa pagina riporto alcuni casi per rispondere alle domande che spesso il cliente sottopone alla mia attenzione:

  • cosa fare quando passano gli anni e il Ministero dell’Interno non risponde alla domanda di cittadinanza?
  • cosa fare quando una vecchia condanna penale impedisce la concessione della cittadinanza o il rilascio del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno)?
  • cosa fare quando il Consolato o l’Ambasciata negano (senza fornire alcuna spiegazione valida) il visto di ingresso in Italia?

CITTADINANZA

Un cittadino ghanese ha presentato domanda di cittadinanza senza ricevere alcuna risposta al termine del 2° anno. Ho presentato ricorso al Tribunale Amministrativo contro il silenzio inadempimento del Ministero. Prima ancora che venisse fissata l’udienza è arrivato il decreto che ha conferito la cittadinanza italiana. (read more)

RIABILITAZIONE

CASO 1. La riabilitazione da una condanna penale è fortemente consigliabile allo straniero che ha avuto una condanna penale sia per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno) sia per ottenere la cittadinanza italiana. La riabilitazione consente alla persona condannata di “ripulire” la sua fedina penale, cioè di tornare ad essere incensurato. Ad un mio cliente, un cittadino del Marocco, il Ministero dell’Interno non aveva concesso la cittadinanza italiana a causa di un precedente penale (risalente nel tempo). Ho presentato istanza di riabilitazione al Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che ha riabilitato il mio cliente dalle conseguenze giuridiche della condanna. (read more)

CASO 2. Altro caso di riabilitazione per aver commesso il reato di ricettazione e falso. A seguito di riabilitazione, il cittadino nigeriano ha ottenuto la cittadinanza italiana. (read more)

DINIEGO DI VISTO PER LAVORO SUBORDINATO

CASO 1. Il Consolato Generale d’Italia in Lagos ha negato il visto di ingresso per lavoro subordinato ad un ragazzo nigeriano. Ho presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, il quale ha accolto il ricorso e ordinato al Ministero di rilasciare il visto. (read more)

CASO 2. Anche in questo caso il Consolato ha negato il visto di ingresso senza fornire alcuna spiegazione. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto il ricorso e ordinato al Ministero di rilasciare il visto. (read more)